L’amore è il tessuto della realtà e questo è un fondamento delle società animiste. Contemplare in profondità vuol dire perforare il velo della nostra esperienza e lasciare che l’anima si mostri a noi. Questo non significa che quel filtro non sia importante. È infatti anche ciò che ci conduce a un senso di appartenenza nella vita di tutti i giorni. Ma di quel senso d’appartenenza c’è un aspetto ancora più profondo che alberga nel nostro cuore e nella nostra anima.
Ogni cosa da un punto di vista animista è pregno d’anima. La scienza di frontiera descrive questo fenomeno con il termine di panpsichismo, riferendosi al fatto che ogni cosa è cosciente di sé: ne è consapevole. Per cui quando dialoghiamo con il sole, con la luna o con un albero di fronte a noi, con l’acqua o con una montagna; c’è un essere vivente che fa esperienza della vita con una propria consapevolezza.
Sappiamo che ogni cosa è intrisa di questa forza mistica, di questo spirito, che necessitiamo di vedere per poterci fare attraversare. Quando l’amore fluisce attraverso le nostre vene, tutta la nostra intera esistenza prende una nuova piega, più integra, e abbracciamo ogni cosa come se fosse la prima volta. Anche le sostanze della realtà più difficili da cogliere, nell’amore trovano il loro spazio. Possiamo sempre scegliere di dichiarare a qualcosa di fronte a noi “faccio spazio nel mio cuore per accoglierti”, e se non ci riuscissimo, potremmo decidere di farlo poco a poco, senza sforzi, o alla giusta distanza.
Le leggi dell’amore non ci obbligano ad amare qualcuno forzatamente, ma ci mettono semplicemente in accordo. Bert Hellinger, nel suo libro Gli Ordini dell’Amore, ha esplorato e raccolto queste leggi dell’amore, che chiama ordini, in cui l’universo fluisce e grazie ai quali possono essere condotte le splendide esperienze delle costellazioni che hanno preso differenti forme e colori. Si tratta di veri e propri rituali che all’interno di un campo cosciente ci aiutano a comprendere ogni forma di relazione con ciò che ci circonda. Così siccome un sognatore si muove proprio in questo campo con consapevolezza, è possibile riconoscere gli ordini dell’amore che incantano il cosmo e che ci aiutano a vivere con maggiore coscienza.
L’amore rinverdisce l’esistenza. Secondo Ildegarda di Bingen, l’amore è una forza che cura: “viriditas est amor” recita nel suo Libro delle Opere Divine. Per la mistica e teologa, la viriditas (tradotto dal latino medievale in “viridità”) è un principio vitale dell’anima, vitalità, forza verde della natura ed equilibrio tra i quattro elementi fisici. Nella sua cosmologia scopriamo che l’uomo e il suo corpo sono completamente inscritti nel dialogo con l’universo che lo circonda, in una relazione intima con l’ambiente. Quindi la terra, gli alberi, le piante, il fuoco, l’aria e le stelle. Secondo Ildegarda, essere in buona salute era la massima espressione della viriditas, nella coerenza di tutte le parti di noi, nell’interezza.
Ma non abbiamo bisogno di andare troppo lontano per incontrare l’amore, basta rintracciarlo dentro di sé. Non è necessario raggiungere la rosa mistica come Dante nella Divina Commedia. Basta riconoscere questo amore dentro di sé. Si tratta infatti di tutto ciò di cui abbiamo bisogno per far fiorire la nostra esistenza. In questo modo potremo proprio immaginarci a camminare su un sentiero fiorito. Ogni cosa di fronte a noi fiorisce e muta, e questa è una consapevolezza da conservare come sognatori. Mutare forma per noi è importante: la metamorfosi, l’apprendimento e la fusione con il mondo del tempo del sogno ci aiuta a scoprire aspetti di noi che non avevamo immaginato e a fluire con maggiore coscienza. Il potere del sognare è inestimabile e prezioso e come tale va custodito come un tesoro.
Tratto dal libro: Dreamwalking, La Via del Sognatore
L’immagine rappresenta Oshumare, signore dell’arcobaleno, della danza, della cura e dell’abbondanza, nella tradizione Yoruba. Se vuoi leggere qualcosa su di lui ti invito a dare un’occhiata a questo articolo: La Danza di Oshumare, la capacità di osservare il mondo da molteplici prospettive.
