Principi di Oscuramento e Illuminazione

Molti si stanno sintonizzando sulla frequenza della superstizione, del timore, della paura, osservando i quadri astrali, astrologici, e considerando un piano di lettura oscurantista. In tutte le tradizioni l’eclissi sono un momento topico, storico, che può segnare momenti di crisi e processi di oscuramento.

L’oscuramento è proprio l’opposto, se vogliamo, dell’illuminazione; è un processo di sintonizzazione potente con l’ombra. Un grande cono d’ombra, infatti, va a oscurare la Terra durante l’eclissi. Tutto si zittisce, è come se la vita fosse immobile per un momento; e questo può spaventare. Spaventava in tempi antichi, e può spaventare ancora adesso, perché gli echi dei nostri antenati vivono dentro di noi; ed è proprio a questi echi che dobbiamo fare attenzione, perché sono proprio parte del nostro inconscio, della nostra ombra; la quale grazie ai quadri delle stelle può emergere con maggiore forza. Allora la domanda da porsi potrebbe essere: come posso conoscerla? come posso entrare in contatto con quest’ombra e abbracciarla?

Secondo Carl Gustav Jung, il 90% dell’ombra è puro oro. Nell’ombra sotterranea della nostra personalità albergano grandi tesori, far fronte a questi tesori può illuminare lo spazio che ci circonda.

Un altro insegnamento delle antiche tradizioni e che vive nello sciamanesimo è che nel nostro cuore c’è molta luce che è in grado di irradiare attorno come una lanterna. Anche in momenti di forte oscurità questo cuore può accendersi sempre di più, se e solo se ci sintonizziamo con le sue qualità.

Quattro modi per farlo sono:

1) percepire un senso di appartenenza, ricordando tutti gli esseri a cui siamo connessi;

2) ascoltare la voce della nostra chiamata, cioè cosa desideriamo e sogniamo davvero dentro di noi, qual è la nostra vocazione profonda;

3) seguire il sentiero di ciò che amiamo, considerare le persone che quando guardiamo negli occhi ci fanno battere il cuore, non per forza solo le persone di cui siamo innamorati ma tutte le persone importanti della nostra vita;

4) seguire un sentiero di saggezza, cioè considerando tutto ciò che abbiamo appreso come parte di una grande medicina; la nostra storia, la nostra narrazione profonda come uno strumento di aiuto che può essere di ispirazione non solo per noi, per il nostro futuro, e per i nostri prossimi passi; ma anche per le persone che ci stanno attorno, per tutte le relazioni per la Madre Terra. Questo è un modo per illuminare il cuore.

Queste quattro metodologie possono essere portate in uno spazio di contemplazione proprio nei momenti di eclissi per evitare che un grande oscuramento possa azzittire la voce dei nostri canti dell’anima!

e così ci rimettiamo in cammino…

al prossimo viaggio…

p.s. Le società umane hanno vissuto momenti di forte crisi in tutta la storia, poteri oscuranti albergano dentro di noi, non lasciamo che ci dominino e che ci “possiedano”, lasciamoci abitare dalla forza della vita.

Alberto Fragasso