Milioni di rotte verso il sacro, l’Odissea spirituale dell’essere umano
Webinar Gratuito, giovedì 11 aprile, 2024,
dalle ore 20.30 alle ore 21.30 online sulla piattaforma Zoom
a cura di Alberto Fragasso
In tutti i viaggi c’è uno scopo, ma qual è lo scopo dell’anima? Secondo le culture tradizionali l’anima compie un viaggio iniziatico nel momento in cui si incorpora nella materia; danza al ritmo della vita; scioglie blocchi; incontra dolori, piaceri, promesse, risultati; e sfiora il terreno dell’esistenza con il suo tocco ad ogni passo. Infine come il battito di una farfalla si libra in volo verso nuovi cieli al morire del corpo fisico.
Alcuni popoli ritengono che tutto questo sia sacro; mentre in occidente non sappiamo ancora riconoscere cosa davvero è sacro. Gli uomini occidentali infatti abusano della Terra, delle loro menti, dei loro corpi e delle loro relazioni senza più considerarle sacre, un tutt’uno con il cosmo, con la vita e con l’esperienza stessa di questo viaggio; che si dispiega ad ogni nuovo meriggio, ad ogni nuovo albeggiare dell’esistere. Quindi come possiamo riconoscere il sacro? Qual è la direzione del sacro? Come possiamo riscoprire una sacralità impossessandoci del significato profondo di questo termine, non solo dal punto di vista letterario ma anche di significato, e di senso? Come possiamo restituire quindi un senso all’esistenza? Qual è la direzione da prendere?
Nell’Odissea, Omero tratta di diversi temi, quale l’iniziazione, il compimento del viaggio e il ritorno a casa dell’anima: Itaca. L’anima può ritornare a casa soltanto nel momento in cui glielo concediamo, e solo quando la riconosciamo. Per fare questo deve affrontare delle sfide, anch’esse, come tortuosi passaggi, sono sacre.
Come possiamo identificare l’aspetto sacrale della nostra esistenza prendendo spunto dalla saggezza delle società tradizionali e dalla letteratura, in questo caso dall’Odissea omerica? Prendiamo in prestito lo sguardo dei popoli nativi per ristrutturare l’esperienza del sacro nella nostra vita e forse rimparare ad amarci un po’ di più nuovamente.
Cosa apprenderemo e quali argomenti tratteremo:
- che cos’è il sacro?
- quale direzione la nostra anima può prendere nel percorso di vita?
- come vedere opportunità negli ostacoli e nelle iniziazioni del quotidiano;
- l’esistenza come un’entità metafisica sacra con cui possiamo dialogare in ogni momento;
Relatore: Alberto Fragasso, nato a Biella nel 1986, è sognatore, antropologo, insegnante, praticante sciamanico, costellatore e counselor transpersonale, filosofico-esistenziale, sistemico e relazionale, ed educatore al benessere e alla salute. Per approfondimenti: https://dreamwisdom.it/chi-sono/
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![Considerare l'eclissi come un'alleata è possibile?
Molti si stanno sintonizzando sulla frequenza della superstizione, del timore, della paura, osservando i quadri astrali, astrologici, e considerando un piano di lettura oscurantista. In tutte le tradizioni l'eclissi sono un momento topico, storico, che può segnare momenti di crisi e processi di oscuramento.
L'oscuramento è proprio l'opposto, se vogliamo, dell'illuminazione; è un processo di sintonizzazione potente con l'ombra. Un grande cono d'ombra, infatti, va a oscurare la Terra durante l'eclissi. Tutto si zittisce, è come se la vita fosse immobile per un momento; e questo può spaventare. Spaventava in tempi antichi, e può spaventare ancora adesso, perché gli echi dei nostri antenati vivono dentro di noi; ed è proprio a questi echi che dobbiamo fare attenzione, perché sono proprio parte del nostro inconscio, della nostra ombra; la quale grazie ai quadri delle stelle può emergere con maggiore forza. Allora la domanda da porsi potrebbe essere: come posso conoscerla? come posso entrare in contatto con quest'ombra e abbracciarla?
Secondo Carl Gustav Jung, il 90% dell'ombra è puro oro. Nell'ombra sotterranea della nostra personalità albergano grandi tesori, far fronte a questi tesori può illuminare lo spazio che ci circonda.
Un altro insegnamento delle antiche tradizioni e che vive nello sciamanesimo è che nel nostro cuore c'è molta luce che è in grado di irradiare attorno come una lanterna. Anche in momenti di forte oscurità questo cuore può accendersi sempre di più, se e solo se ci sintonizziamo con le sue qualità.
Quattro modi per farlo sono:
1) percepire un senso di appartenenza, ricordando tutti gli esseri a cui siamo connessi;
2) ascoltare la voce della nostra chiamata, cioè cosa desideriamo e sogniamo davvero dentro di noi, qual è la nostra vocazione profonda;
3) seguire il sentiero di ciò che amiamo, considerare le persone che quando guardiamo negli occhi ci fanno battere il cuore, non per forza solo le persone di cui siamo innamorati ma tutte le persone importanti della nostra vita;
4) seguire un sentiero di saggezza, cioè considerando tutto ciò che [continua nei commenti]](https://dreamwisdom.it/wp-content/plugins/instagram-feed/img/placeholder.png)