«Mi contraddico? Certo che mi contraddico! Sono grande, contengo moltitudini…»
(Walt Whitman, Foglie d’Erba)
La comunità dell’universo è una comunità di cui tutti facciamo parte: minerali, piante, animali, umani, spiriti, pianeti, stelle, buchi neri, galassie e infiniti mondi. Tutti insieme contribuiamo al grande dipinto dell’universo. Ognuno ha la propria prospettiva, il proprio modo di vedere le cose, di percepirle e di esperirle. In genere, riusciamo ad intraprendere il nostro viaggio soltanto dalla nostra prospettiva e percezione personale.
Non sempre riusciamo ad immedesimarci negli altri, a vedere le cose dal loro punto di vista, a comprenderli, ad amare noi stessi e gli altri esattamente allo stesso modo. Abbiamo bisogno di tempo per comprendere la prospettiva altrui, per riuscire a vedere con gli occhi dell’altro. Questo è parte integrante di un lavoro per la comprensione del grande disegno.
Tuttavia, se viviamo con i paraocchi, accontentandoci della nostra prospettiva e consci solo dei nostri diritti, la nostra vita sarà piatta, priva di condivisione, senza alcun tipo di stimolo. Se invece ci lasciamo influenzare positivamente dal vissuto altrui e condividiamo il nostro esprimendolo, saremo in grado di essere partecipi attivamente del grande disegno armonioso dell’universo. Diversamente ci sentiremo isolati e soli: unici, ma allo stesso tempo chiusi.
Unici non significa autentici. Quando conosciamo l’altro, il diverso, riusciamo a comprendere la nostra autenticità. Se restiamo nel nostro piccolo rischiamo di chiuderci nella nostra percezione e di vederla come l’unica possibile su questo pianeta. Invece l’universo è fatto di un mare infinito di vissuti e possibilità, di esperienze e percezioni. Essendo immersi nel grande disegno, in questo grande oceano di possibilità, è importante aprirci a quella che tutti abbiamo di esperire miriadi di sfumature del mondo e di ciò che ci circonda.
L’apertura del cuore e l’accoglienza ci aiutano in questo, ci facilitano nella comprensione della meraviglia che sta in tutte le cose e di quella bellezza che ha mille sfumature e sfaccettature, di quella moltitudine in cui siamo immersi e di cui noi stessi facciamo parte.
Tratto da Spiriti Alleati, pratiche sciamaniche per crescere e guarire l’anima, Amrita Edizioni (2007).