Radici
L’ancestrale oltretomba degli alberi
Noi non siamo separati dalla Terra; il nostro corpo è quello del pianeta. Anche se molte società umane ritengono di poter possedere terreni e territori, non si rendono conto che il loro atteggiamento può assumere le sembianze di una maledizione, in particolare per il proprio corpo fisico; poiché nulla ci appartiene davvero. Nemmeno il corpo ci appartiene, poiché alla sua morte, un profondo principio costitutivo dentro di noi, l’anima, potrà continuare il suo viaggio in un altro livello di densità dell’esistenza. A quel punto una parte di noi sarà nuovamente nutrimento per il corpo della Terra, la quale potremo dire che si auto-fagociterà, si nutrirà di se stessa; e nell’accogliere tutto questo suggellerà ancora una volta il suo ruolo come custode di memorie.
Gli alberi attraverso le loro radici si nutrono di quella memoria. Per questo motivo è importante considerare come conseguenze di un fitto disboscamento, la perdita della nostra memoria ancestrale. Gli alberi con le loro radici si nutrono dei nostri antenati, di tutto ciò che c’è stato prima e come tale essi sono depositari di un antico sapere. Così il nostro di ruolo dovrebbe essere semplicemente quello di proteggere gli alberi, per difendere le nostre radici.
Nel sottosuolo c’è la memoria di chi non c’è più, c’è un oltretomba ancestrale che talvolta chiama e sussurra, e ci invita a essere ancora più vivi, a proteggere il pianeta; perché lì dimora il nostro antico lignaggio. La medicina ancestrale ci riporta a riconoscere la presenza degli antenati in ogni respiro, e se appoggeremo le orecchie alla Madre Terra forse riusciremo a percepire il pulsare delle nostre radici. E in seguito dove andremo a finire? dove ci porterà tutto questo?
Un albero è in grado di crescere solo se le sue radici affondano nelle profondità della Terra.
Cosa apprenderemo e quali temi tratteremo?
- come il mondo del sottosuolo possa essere ricco di connessioni e relazioni?
- come la madre terra ci sostiene costantemente ad ogni passo?
- come la presenza dei nostri antenati sia fondamentale per il nostro percorso di crescita?
- come il nostro albero genealogico può influenzare la nostra vita?
Relatore: Alberto Fragasso, nato a Biella nel 1986, è sognatore, antropologo, insegnante, praticante sciamanico, costellatore e counselor transpersonale, filosofico-esistenziale, sistemico e relazionale, ed educatore al benessere e alla salute. Per approfondimenti: https://dreamwisdom.it/chi-sono/
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![Considerare l'eclissi come un'alleata è possibile?
Molti si stanno sintonizzando sulla frequenza della superstizione, del timore, della paura, osservando i quadri astrali, astrologici, e considerando un piano di lettura oscurantista. In tutte le tradizioni l'eclissi sono un momento topico, storico, che può segnare momenti di crisi e processi di oscuramento.
L'oscuramento è proprio l'opposto, se vogliamo, dell'illuminazione; è un processo di sintonizzazione potente con l'ombra. Un grande cono d'ombra, infatti, va a oscurare la Terra durante l'eclissi. Tutto si zittisce, è come se la vita fosse immobile per un momento; e questo può spaventare. Spaventava in tempi antichi, e può spaventare ancora adesso, perché gli echi dei nostri antenati vivono dentro di noi; ed è proprio a questi echi che dobbiamo fare attenzione, perché sono proprio parte del nostro inconscio, della nostra ombra; la quale grazie ai quadri delle stelle può emergere con maggiore forza. Allora la domanda da porsi potrebbe essere: come posso conoscerla? come posso entrare in contatto con quest'ombra e abbracciarla?
Secondo Carl Gustav Jung, il 90% dell'ombra è puro oro. Nell'ombra sotterranea della nostra personalità albergano grandi tesori, far fronte a questi tesori può illuminare lo spazio che ci circonda.
Un altro insegnamento delle antiche tradizioni e che vive nello sciamanesimo è che nel nostro cuore c'è molta luce che è in grado di irradiare attorno come una lanterna. Anche in momenti di forte oscurità questo cuore può accendersi sempre di più, se e solo se ci sintonizziamo con le sue qualità.
Quattro modi per farlo sono:
1) percepire un senso di appartenenza, ricordando tutti gli esseri a cui siamo connessi;
2) ascoltare la voce della nostra chiamata, cioè cosa desideriamo e sogniamo davvero dentro di noi, qual è la nostra vocazione profonda;
3) seguire il sentiero di ciò che amiamo, considerare le persone che quando guardiamo negli occhi ci fanno battere il cuore, non per forza solo le persone di cui siamo innamorati ma tutte le persone importanti della nostra vita;
4) seguire un sentiero di saggezza, cioè considerando tutto ciò che [continua nei commenti]](https://dreamwisdom.it/wp-content/plugins/instagram-feed/img/placeholder.png)