L’Orso Polare

“Io sono il signore dei poli, il custode dei ghiacci ancestrali e anche se non mi hai mai visto dal vivo e non mi vedrai mai, portami nel cuore. Rammenta: il mio ambiente regola il tuo e anche se viviamo lontani lunghe distanze siamo interdipendenti. Ricorda a ogni passo e tieni bene a mente l’importanza delle mie impronte sulla Terra…”

L’Orso Polare, Ursus maritimus, è un mammifero della famiglia Ursidae. Il caratteristico colore della pelliccia serve per mimetizzarsi tra i freddi polari. È un animale in via d’estinzione a causa dello scioglimento dei ghiacci e del riscaldamento globale.

Tartaruga Marina

“A largo nel mare, lontano dal caos, è possibile avvertire un arcano silenzio; il medesimo degli abissi lenti. Sono la signora del corallo, dei fondali. Mi nutro dei raggi che filtrano fra le onde del mare. Il sole è mio fratello. Dentro il mio guscio raccolgo i ricordi delle acque piovane che raggiungono mari e oceani senza mai dimenticarli. Poi evaporano fra le nuvole e sembrano distanti, ma in realtà sono solo più leggeri. Mi spiace molto nel vedere la Terra che dimentica, l’uomo ha bisogno di noi per stare in salute, non lo deve scordare. E dal caos, dal rumore, dal frastuono, necessita di riaffiorare ricordando il silenzio antico degli oceani, gli abissi di luce che possono sgorgare dal suo cuore”.

La tartaruga marina, caretta caretta, è una delle specie di tartaruga più diffuse nel Mediterraneo. Un esemplare può vivere fino a 50 anni, anche se purtroppo sono seriamente minacciate dalle attività umane, poiché sensibili al turismo, all’inquinamento, alla plastica e in sofferenza per la pesca accidentale.

Balenottera Azzurra

“Gli echi delle maree e il canto ancestrale è ciò che custodisco, affinché il suono dell’antica esistenza, della creazione dei primordi, non venga mai dimenticato. Il mondo è il tuo umano, trova in te il cuore dell’oceano per rintracciare le tue antiche origini. Sono qui anche per te, e tu ci sei per me?”

La balenottera azzurra, Balaenoptera musculus, è un mammifero marino della famiglia dei Cetacei, e nello specifico del sottordine dei Misticeti. Può raggiungere i 30 m di lunghezza e le 180 tonnellate. Alcune leggende native dicono che il suo canto fosse il primo del pianeta.

Lontra

“Vivo nell’abbraccio, nella relazione. Il sentiero della carezza, del letto del fiume che scorre sulle rocce, mi attraversa. L’acqua accarezza la terra al suo passaggio e io sono soltanto la creatura che nasce da quell’incontro. Non puoi scordarti di me umano, vivo in ogni tua singola carezza, nell’abbraccio della persona che ami, sono in te e tu sei in me. Ricordalo ad ogni sguardo. Sono lo spirito della lontra, dea dei fiumi. Non ti allontanare dal tuo cuore, è lì che puoi trovare la casa. Una casa che seguirà il flusso delle acque sempre”

La lontra, lutra lutra, fa parte di una sottofamiglia di Mustelidi. È strettamente legata ai corsi d’acqua dove costruisce le sue tane in cerca di sicurezza e abbondanza di nutrimento. Le sue vibrisse le permettono di localizzare prede anche in acque torbide e di notte. La sua specie è tuttavia minacciata dall’inquinamento delle acque, dall’aumento delle concentrazioni di insetticidi, dalla caccia e dalla pesca eccessiva.

Elefante

“Calpesto la terra da milioni di anni. Le mie orecchie hanno sentito i canti di molti uomini. Bracconieri si sono fatti i soldi con le mie zanne, ma è il mio cuore che conta, è lì che c’è la ricchezza delle savane, dei monti, delle steppe. I miei antenati hanno visto le montagne, varcate con Annibale; i Mammut si sono estinti fra i ghiacci delle ultime glaciazioni. Ora forse tocca a me, a meno che tu non preservi il tuo continente. Parti da dentro, dalla geografia del tuo cuore. La memoria più antica è lì dentro. Conserva il ricordo, la nascita, il luogo da dove sei venuto è lo stesso da dove sono sorto anche io. Ma io non dimentico.”

L’elefante, elephans, è il più grande mammifero terrestre sul pianeta. Può superare i 3 m di altezza e le 5 tonnellate di peso. Le sue zanne d’avorio invece possono raggiungere 2-3 m di lunghezza. Esistono diverse specie di elefante che abitano in Africa, India, Sud-est asiatico e Indonesia. Le sue lunghe orecchie hanno tra le varie cose la funzione di disperdere il calore, non essendo questo animale dotato di ghiandole sudoripare. L’elefante è dotato di una grande memoria.

Lupo

“Ulula alla luna. Ulula al sole. Trova un modo per tornare a sognare. Senti il profumo dei venti, abbraccia il calore della terra. Sbriciola le rocce e senti qual è il tuo vero mondo. È lo stesso mio. Come appartiene a me, appartiene a te. Ma io vivo in equilibrio. Tu dove trovi il tuo? Cercalo nel mio sguardo fermo, fisso, amabile. È il profumo selvatico che ti porterà a trovare un sentiero a piedi nudi, quello dell’anima.”

Il lupo, canis lupus, è uno degli animali che si è interfacciato di più con l’uomo fin dai tempi dei primordi. Antenato del cane, suscita in noi ammirazione, fascino e timore reverenziale. In Italia attualmente è presente dalla Calabria alle Alpi, e nonostante non rappresenti una minaccia diretta per l’uomo, le predazioni che, in alcune situazioni, avvengono ai danni del bestiame domestico, suscitano reazioni avverse e persecutorie nei confronti del lupo.

Ape

“Noi collaboriamo. Lavoriamo in gruppo per molto tempo, in modo da produrre qualcosa di buono, che fa bene a te, alla Terra e a molti altri animali. Prova a pensare come sfrutti il tuo tempo? qual è la qualità che dai alle tue giornate? Cosa produci realmente che fa bene a te e agli altri? Ricordatelo quando vedi un’ape assetata in cerca di nutrimento. Se smettiamo di volare noi, non ci sarà più tempo. Trovalo ora per ricordare chi sei, che la tua fonte di cura sia la natura sempre!”

L’ape, apis mellifera, è un insetto molto importante per il nostro ecosistema. Il suo operato contribuisce a regolare l’impollinazione, che permette la fecondazione di piante e la produzione di cibo, come la frutta e altro materiale di origine vegetale. Senza l’operato degli impollinatori molti specie di piante si estinguerebbero.

Aquila

“Le alture delle montagne sono i luoghi in cui vivo. Nelle grandi valli potrai sentire il mio canto, il verso imperante, poiché le mie ali abbracciano l’intera valle del tuo cuore. Sono in grado con i miei artigli di strappare e con il mio becco di incidere sui corpi. Anche tu conosci bene questi gesti, ma cerca di non farlo sui tuoi simili. La guerra non è la soluzione. Rispetta l’altro sempre. Rispettati o potresti pentirtene amaramente. La Terra rivendica il suo potere e la sua presenza e quando la chiamata sarà sempre più forte, quale posto sceglierai di occupare? Sarai in armonia? Ti nutrirai solo di ciò che hai bisogno? O occuperai un altro posto? Attento, le montagne non si scordano come fai tu.”

L’aquila reale, Aquila chrysaetos, è un uccello della famiglia degli Accipitride, ed è presente in tutta l’Eurasia, in Nordafrica, Nordamerica e perfino in Italia su tutto lo stivale. Alcune specie di aquila come quella di Bonelli è in grave minaccia e vive solo più in Sicilia e Sardegna. In Italia, l’aquila reale nidifica quasi esclusivamente su pareti rocciose, in alcuni casi i siti sono utilizzati anno dopo anno da secoli.

Leopardo delle nevi

“Il mio passo felpato e silenzioso è come quello di un’ombra fantasma che fin dalla notte dei tempi si insinua tra le rocce. Respira il fiato dell’Himalaya, dei luoghi alti, là dove le nuvole formano echi del mio nome. Il mio sguardo si fa sincero sul tuo cammino. Da qui posso vedere tutto, posso contemplare ogni cosa. Contempla la tua mente, il tuo cuore, come agisci; e troverai un nuovo sentiero che dissiperà ogni nuvola. Contempla il tuo cammino e il sole regnerà sui tuoi passi.”

Il leopardo delle nevi, panthera uncia, è un felino di medio-grandi dimensioni che vive sulle cime dell’asia centrale. Le zampe sono dotate di pelliccia anche tra i polpastrelli e gli permettono di camminare sulla neve. La minaccia principale di questo meraviglioso felino è il bracconaggio, perseguitato e cacciato per anni per la sua pelliccia molto costosa, ma anche la distruzione del suo habitat contribuiscono a renderlo vulnerabile.

Foca Monaca

“Vorrei che tu ricordassi anche la dimensione del gioco e del piacere, dello stare a contatto con l’acqua, con la terra, con il soffio vitale, con i tuoi compagni di vita. Recupera la dimensione del piacere, non distaccarti da essa, prova a vivere non solo per sfamare i tuoi bisogni mentali. Cosa senti? Cosa desideri? Quali emozioni desideri provare? Cerca di orientarti verso questo, è la Terra che te lo chiede”

La foca monaca, Monachus monachus, è l’unica specie di foca presente nel Mediterraneo. In Italia viene regolarmente osservata in Basilicata, Sicilia e sulle isole del Tirreno, è purtroppo una delle specie più minacciate sul pianeta a causa del disturbo dovuto al turismo e alla pesca intensiva.

Koala

“Qui la terra brucia, della rabbia che contamina il terreno. Ricorda il nome dell’amore che sfiora ogni cosa, che spegne ogni fuoco incendiario e sviluppa consapevolezza. Riconosci l’amore che conta, quello che non estingue e non si estingue e incorpora la bellezza dentro. Questo è il mio dono. Incamminati verso un nuovo sentiero, è tempo”

Il koala, Phascolarctos cinereus, è un marsupiale arboricolo legato alle foreste in particolare di eucalipto ed è l’emblema simbolico dell’Australia. Si muove molto lentamente, principalmente di notte ed è un animale molto solitario. La frequenza di incendi, il cambiamento del clima che porta siccità sono le principali minacce per questa specie in via di estinzione.

Orso Marsicano

“Nel mio respiro si allietano i mondi, ogni essere vivente è degno di vivere. Ricordati che anche il tuo respiro conta. Quando qualcuno cerca di spegnere quel soffio vitale respira di più. Fatti sentire, è importante per te e per l’umanità. Fai sentire la tua voce, fai sentire il tuo canto, l’importante è che sgorghi dal cuore”

L’orso bruno, ursus arctos, è un animale maggiormente attivo nelle ore crepuscolari e vive di frutta, germogli, bulbi, tuberi, bacche, miele, invertebrati, piccoli vertebrati e carcasse di animal. Una dieta onnivora che varia in base al territorio. In Italia è una delle specie più minacciate, poiché vittima della persecuzione diretta o indiretta dell’uomo. L’orso marsicano è una specie che esiste solo nelle aree del Parco Nazionale d’Abruzzo e Molise e del Gran Sasso.

Tigre

“Il coraggio è ciò che conta, l’artiglio che agguanta, il dente che ringhia. È tempo di agguantare la vita. Basta considerare immagini di morte, basta nutrirsi di immagini sgradevoli, di inquietudine, di terrore. Ci vuole coraggio per scendere nelle zone d’ombra e cercare di trasfigurarle, ci vuole coraggio per vedere l’illuminazione delle cose. Ci vuole coraggio per stare a contatto vero con la vita”

La tigre, panthera tigris, è il più grande felino vivente. Può avere 4 m di lunghezza e pesare dai 140 ai 300 kg. Nonostante la sua immensa regalità, questa specie è minacciata dall’uomo che la caccia per sport, superstizione, e per timore che divori il bestiame. La sua pelliccia, e quella dei suoi cuccioli è particolarmente pregiata e questo è uno dei motivi per cui è una specie altamente vulnerabile.

Orango

“La tenerezza è fondamentale a questo stadio delle cose. Ricordare la tenerezza del contatto, dell’amor proprio. La gentilezza vince sempre su ogni cosa. Essa è come un sole che vibra e irradia luce”

L’orango, pongo pygmaeus, è l’unico grande primate presente fuori dall’Africa ed è strettamente legato alle foreste pluviali, dove trascorre la maggior parte del suo tempo sugli alberi. Le sue giornate sono dedicate alla ricerca del cibo e la notte dorme su rami intrecciati che usa per costruire dei comodi giacigli. Incendi e deforestazione minano il suo habitat riducendo le sue possibilità di sopravvivenza.

Lince

“Silenziosa mi faccio nella foresta. Quiete della mente, rispetto e sensibilità. Qualità da coltivare giorno dopo giorno”

La lince, lynx lynx, è uno dei maggiori predatori delle foreste europee e siberiane. Quella europea è la più grossa specie esistente; in Italia se ne contano 10-15 esemplari. Nonostante la sua ricolonizzazione delle aree in cui si era estinta sia molto lenta, e nonostante sia protetta da leggi nazionali, pur avendo pochi contatti con l’uomo rispetto all’orso e al lupo; è tuttora soggetta ad atti di bracconaggio che ne minano il flusso vitale.

Così ci rimettiamo in cammino…
al prossimo viaggio…

per maggiori info sulla Ruota di Medicina degli Animali in Via di Estinzione

Alberto Fragasso